Prospettive promettenti per cancro prostata

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Una prospettiva promettente per il percorso di cura del cancro alla prostata

Il cancro alla prostata è da tempo una delle neoplasie più diffuse nella popolazione maschile a livello mondiale. Tuttavia, negli ultimi anni, i progressi nella diagnostica per immagini hanno permesso una migliore comprensione della malattia e una maggiore accuratezza nella diagnosi e nel trattamento.

Per promuovere la collaborazione clinica, GE HealthCare ha riunito i principali esperti in campo oncologico e urologico per discutere i progressi nel trattamento del cancro alla prostata. I relatori hanno preso in esame le applicazioni cliniche delle più recenti innovazioni, mettendo in luce come la medicina di precisione stia contribuendo a migliorare i risultati per i pazienti e delineando gli sviluppi attesi in termini di cure predittive.

Migliorare la precisione nelle diagnosi di cancro alla prostata con l’imaging 

I relatori hanno discusso il ruolo fondamentale di una diagnosi accurata nella gestione del cancro alla prostata. I progressi nelle tecniche di diagnostica che utilizzano la risonanza magnetica e la PET hanno avuto un impatto significativo sulla diagnosi della malattia.

“Anni fa non eravamo in grado di produrre una visualizzazione del cancro prostatico per la diagnosi” ha spiegato il Dr. Harun Fajkovic, urologo all'Università di medicina di Vienna, Austria. “L’introduzione dell’antigene prostatico specifico (PSA) come biomarcatore è stata utile, ma non è un marcatore tumorale. È un marcatore organo-specifico, significa che anche i pazienti con altre patologie potrebbero esprimere alti livelli di PSA. A quell’epoca quando eseguivo trattamenti di brachiterapia, ci affidavamo agli ultrasuoni, ma non riuscivamo a localizzare la lesione. Quando abbiamo iniziato a fare l’imaging della prostata con la risonanza, e ora con la PET, si è aperto un mondo. Oggi, se un imaging avanzato può mostrarmi una lesione di 5mm in una zona di transizione, posso mettere in atto il trattamento di brachiterapia più appropriato riducendo al minimo i potenziali effetti avversi per i miei pazienti.”

Secondo il Dr. Fajkovic, la maggiore precisione nelle diagnosi di cancro prostatico grazie a tecnologie di imaging come la risonanza magnetica o la PET ha portato a migliorare il controllo oncologico di questa neoplasia. Ma ha precisato che questo avviene sovente a spese della qualità della vita del paziente, come risulta dall’alta incidenza dell’incontinenza e dell’impotenza come effetti avversi del trattamento. Grazie ai progressi nella tecnologia di imaging, il Dr. Fajkovic ha migliorato i risultati per i suoi pazienti, diagnosticando e trattando con efficacia la loro malattia e riducendo nel contempo l’incidenza degli effetti avversi. Attualmente, la scansione MRI multiparametrica (mpMRI) è considerata il metodo di imaging più preciso per l’individuazione di un sospetto cancro prostatico. [1]

“Dalle mie osservazioni” ha spiegato la Dr.ssa Hanna Falinska, radiologa della Affidea Radiology Services in Polonia, “l’utilizzo della risonanza magnetica per la diagnosi del cancro alla prostata è in aumento. Specificatamente, l’impiego del protocollo multiparametrico nella risonanza magnetica consente una valutazione morfologica e funzionale della ghiandola prostatica. È un metodo di imaging estremamente affidabile per escludere un cancro alla prostata clinicamente significativo. Le sue capacità in termini di qualità di immagine sono per noi fondamentali per la valutazione del percorso di cura del paziente”.

Alla luce dell’utilizzo crescente della risonanza magnetica nella diagnosi e nella definizione del trattamento del cancro alla prostata, l’American College of Radiology (ACR), l’AdMeTech Foundation, e l’European Society of Urogenital Radiology (ESUR) hanno unito gli sforzi per standardizzare il PI-RADS®.[2]  Il risultato è stato una standardizzazione della terminologia e del contenuto e la creazione di una scala da uno a cinque per la valutazione della presenza clinicamente significativa del cancro prostatico, con l’obiettivo di ridurre le biopsie e i trattamenti non necessari in caso di malattie benigne e subcliniche.[3]

“Utilizzo questi strumenti ogni giorno per la valutazione dei percorsi di cura per i pazienti” ha spiegato la Dr.ssa Falinska. “Ora i medici e le aziende sanitarie stanno lavorando insieme per rafforzare la prevenzione del cancro alla prostata. A sostegno di questi sforzi, le attuali raccomandazioni per il rilevamento del cancro prostatico prevedono per gli uomini il test dell’antigene PSA insieme ad una risonanza magnetica come test di follow-up.”

Strategie di cura innovative grazie alla medicina di precisione

Negli anni recenti, la tecnologia di imaging avanzata, i biomarcatori e le strategie innovative di trattamento  hanno trasformato la gestione del cancro alla prostata, consentendo ai medici di identificare dei sottotipi, personalizzare i piani di trattamento, massimizzare l’efficacia e ridurre i potenziali effetti avversi per i pazienti. Le percentuali di sopravvivenza per il cancro alla prostata sono in aumento. Negli Stati Uniti, il tasso di sopravvivenza relativa a 5 anni è del 97 per cento.[4] Secondo i dati del progetto Eurocare, la percentuale di sopravvivenza relativa a 5 anni è dell’83 per cento.[5] Le variazioni sulle percentuali di sopravvivenza possono essere dovute a diversi fattori, tra cui lo stadio e il grado del cancro, l’età della persona e la sua salute generale, nonché la risposta al trattamento.

I relatori hanno esaminato l’efficacia delle strategie di trattamento standard del cancro prostatico, compresa la prostatectomia chirurgica, le radioterapie, come la radioterapia a fasci esterna e la brachiterapia, e la chemioterapia. Hanno anche discusso di come i trattamenti si siano evoluti fino a includere terapie ormonali e biologiche, gli ultrasuoni mirati ad alta intensità e terapie promettenti come la teranostica

Come approccio rivoluzionario al trattamento del cancro alla prostata, la teranostica  integra diagnostica e terapia mirate per una gestione del trattamento personalizzata. Ad oggi, gli agenti radioterapici teranostici come il Lutezio-177 PSMA (LuPSMA) sono stati approvati per l’utilizzo nel cancro prostatico metastatico, ma molti altri agenti sono in fase di sperimentazione.

“La teranostica sta aiutando a migliorare la gestione del cancro alla prostata” ha spiegato il Dr. Guido de Lussanet de la Sabloniere, radiologo all’Erasmus MC di Rotterdam, Olanda. “Selezioniamo i pazienti che hanno più possibilità di beneficiare di questa terapia sulla base delle informazioni a nostra disposizione. L’importanza di una attenta selezione e dosimetria nel paziente non va sottovalutata se vogliiamo continuare a migliorare le strategie di trattamento teranostico per il cancro prostatico.”

Promuovere la medicina di precisione nel percorso di cura del cancro alla prostata

Sebbene i progressi nel trattamento del cancro alla prostata, in particolare grazie alla teranostica, abbiano mostrato risultati promettenti, la complessità della cura di questa neoplasia è cresciuta in modo esponenziale. Gli operatori sanitari devono condividere informazioni diagnostiche e patologiche mentre selezionano i trattamenti più efficaci per ogni paziente, nonchè monitorare i dati dopo che il trattamento è stato avviato. Le industrie partner, come GE HealthCare, riconoscono l’importanza che può avere un migliore coordinamento del percorso di cura del cancro alla prostata e il ruolo fondamentale che esse possono svolgere nel migliorare i risultati per i pazienti.

Dalla diagnosi al trattamento, strumenti come i dati di imaging, l’intelligenza artificiale (AI), le applicazioni cliniche avanzate, i biomarcatori e le terapie sono specificatamente destinati ad aiutare i medici a personalizzare il trattamento per ogni paziente. L’utilizzo del software di monitoraggio remoto appena introdotto da GE HeathCare permette ai medici di interagire su un sistema stabile che può aggregare i dati del paziente per l’analisi.    

Il Dr. John Kelly, urologo all’University College Hospital di Londra, sta lavorando con un software evoluto basato sull’intelligenza artificiale progettato per monitorare i pazienti da remoto e garantire cure di qualità elevata.

“Abbiamo aggiunto dati biometrici al nostro motore di analisi, che producono informazioni rilevanti quando abbinati ai dati delle cartelle cliniche elettroniche, di imaging e ai flussi genomici” ha spiegato il Dr. Kelly. “Oggi possiamo migliorare i risultati per i pazienti con tumore prostatico prevedendo con precisione i tassi di continenza a 12 mesi dal trattamento. In altri contesti, cerchiamo di ridurre i tassi di riammissione sulla base dei dati di monitoraggio da remoto combinati con altre informazioni sul paziente come l’alimentazione e l’attività fisica.”

GE HealthCare continua a collaborare con i clinici per trasformare la cura del cancro alla prostata attraverso lo sviluppo di tecnologie avanzate che permettono alla medicina di precisione di progredire. Grazie ad una caratterizzazione precisa dei tumori, i medici possono scegliere piani di trattamento personalizzati basati sul profilo del singolo paziente. Questo approccio su misura si traduce nel miglioramento dei risultati, nella riduzione degli effetti collaterali relativi al trattamento e in una migliore qualità della vita.

I progressi dell’imaging possono estendersi al monitoraggio e alla valutazione della risposta al trattamento.  Le tecniche di imaging più avanzate permettono una disamina dell’efficacia del trattamento in tempo reale, consentendo ai medici di fare gli aggiustamenti necessari.


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Per saperne di più sulla teranostica visita la sezione dedicata all’RSNA dell’Innovation Theater di GE HealthCare o sintonizzati online.


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RIFERIMENTI

 


[1] Schlemmer HP, Krause BJ, Schütz V, Bonekamp D, Schwarzenböck SM, Hohenfellner M. Imaging of Prostate Cancer. Dtsch Arztebl Int. 2021 Oct 22;118(42):713-719. doi: 10.3238/arztebl.m2021.0309. PMID: 34427180; PMCID: PMC8767150.

[2] https://www.acr.org/Clinical-Resources/Reporting-and-Data-Systems/PI-RADS

[3] https://www.acr.org/Clinical-Resources/Reporting-and-Data-Systems/PI-RADS

[4] https://www.cancer.net/cancer-types/prostate-cancer/statistics#:~:text=The%205%2Dyear%20relative%20survival%20rate%20for%20prostate%20cancer%20in,vary%20based%20on%20several%20factors.

[5] https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC101382