diagnosi precoce di cancro al seno

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Un nuovo approccio per accelerare il percorso diagnostico in oncologia

UN MODELLO CHE PERMETTE DI ARRIVARE A UNA DIAGNOSI NELL’ARCO DI UNA SOLA GIORNATA, TRASFORMANDO L’ESPERIENZA DEI PAZIENTI E LA GESTIONE DEL PERCORSO DI CURA

Il tumore al seno colpisce solo in Italia 1 donna su 8 e nel mondo si registrano oltre 1,6 milioni di nuovi casi ogni anno. Tra le difficoltà maggiori che si incontrano durante il percorso di diagnosi e cura, troviamo i tempi lunghi tra una visita e l’altra, la necessità di rivolgersi a molteplici specialisti in sedi diverse e spesso distanti tra loro, la condivisione delle informazioni tra più strutture, l’elevato stress psicofisico generato dall’attesa per una diagnosi definitiva e dalla speranza di una terapia personalizzata, basata sulla propria storia clinica.

Per affrontare queste complessità GE HealthCare, azienda leader a livello mondiale nell'innovazione della tecnologia medica, della diagnostica farmaceutica e delle soluzioni digitali, ha sviluppato One-Stop Clinic, un modello organizzativo che, grazie a un approccio multidisciplinare, integrato, personalizzato e misurabile (secondo il concetto one place, one team, one day), permette di migliorare l’esperienza delle pazienti e la qualità della diagnosi riducendo i tempi che intercorrono tra l'esame, i risultati e la pianificazione del trattamento, e contenendo al contempo i costi (si stima un risparmio del 66% sui costi per paziente per le lesioni maligne[1]).

Nei centri che hanno adottato il modello One-Stop Clinic si è visto che fino al  75% delle pazienti riceve la diagnosi nella stessa giornata e può iniziare, se necessario, un piano di cura. Grazie ad un’équipe multidisciplinare di medici specialisti che opera insieme nello stesso luogo - composta da radiologi, oncologi, chirurghi, patologi/citologi e infermieri – e all’utilizzo di apparecchiature tecnologicamente avanzate che sfruttano algoritmi di AI, è possibile infatti indagare e determinare la natura della lesione identificata in una sola visita.

La medicina del futuro non può che essere una medicina di precisione, che garantisca ai pazienti diagnosi precise in tempi più rapidi ha affermato Antonio Spera, Presidente e AD di GE HealthCare Italia. In questo percorso, la tecnologia è un alleato insostituibile: i dati, l’Intelligenza Artificiale, gli Analytics, il Cloud permettono di sviluppare soluzioni a supporto di un percorso di cura sempre più personalizzato, che, come nel caso di One-Stop Clinic, consente inoltre di ottimizzare gli esami riducendo i costi per il sistema sanitario e l’impatto sulle pazienti.”.

La One-Stop Clinic di GE HealthCare è un modello che nasce in Francia, presso l’Istituto Gustave Roussy che per primo l’ha sviluppato e applicato, per poi essere esportato con successo anche in altri Paesi. Sebbene in Italia non ci sia ancora un centro One Stop Clinic, gli specialisti italiani ne apprezzano l’impostazione. “Nell’ambito del percorso di diagnosi e terapia del carcinoma della mammella, il concetto One-Stop rappresenta un’innovazione” ha spiegato il Prof. Marco Moschetta, Coordinatore della Breast Care Unit dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale di Bari, che già nel proprio centro adotta un approccio multistep avvalendosi di apparecchiature di altissima tecnologia

Dal supporto organizzativo alle soluzioni tecnologiche avanzate, l’offerta di GE HealthCare in ambito senologico è pensata per rispondere a ogni esigenza clinica senza mai perdere di vista l’esperienza del paziente, centrale nella progettazione di tutte le apparecchiature diagnostiche.

GE HealthCare ha colto l’occasione del Congresso Attualità in Senologia (svoltosi a Firenze dal 27 al 29 settembre) per presentare One Stop Clinic a chi si occupa della cura di pazienti con tumore al seno e per mettere a disposizione dei partecipanti,  nello spazio espositivo, alcune delle più avanzate tecnologie del proprio portfolio senologico.

Tra queste il mammografo Pristina, con le sue opzioni avanzate per la mammografia con contrasto e la biopsia sotto guida CEM; l’ecografo LOGIQ™ E10 che, con l’introduzione del software KOIOS DS™, applica l’intelligenza artificiale alla classificazione e al reporting delle immagini ecografiche del seno per una maggiore sicurezza diagnostica; e il sistema di acquisizione volumetrica automatica Invenia™ ABUS 2.0 specificatamente progettato per rilevare il cancro nelle pazienti con tessuto mammario denso.

Nell’ambito del simposio congiunto promosso dall’organizzazione del congresso, il Dottor Matteo Sammarra, Responsabile della Breast Unit presso la Fondazione Policlinico Campus Biomedico di Roma, ha presentato l’esperienza con la biopsia sotto guida CEM (contrast enhanced mammography), metodica che combina le informazioni morfologiche della mammografia digitale con le informazioni funzionali grazie all’utilizzo del mezzo di contrasto per la valutazione della neoangiogenesi tumorale. Il Dr Sammarra ha illustrato pregi (velocità di esecuzione, costi inferiori, l’alta percentuale di successo) – e limitazioni (disponibilità di spazi adeguati e preparazione adeguata del personale TSRM) di questa tecnica attraverso la presentazione di una serie di suoi casi clinici nell’ambito dei quali si è rivelata fondamentale per la risoluzione degli stessi.



[1] The challenge of rapid diagnosis in oncology: Diagnostic accuracy and cost analysis of a large-scale one-stop breast clinic European Journal of Cancer 66 (2016) 131e137