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L'applicazione della tecnica 1-Beat Cardiac migliora la qualità diagnostica dell’angio-TC coronarica nei pazienti con elevata frequenza cardiaca

L’angio-TC coronarica (CCTA) è fondamentale per la diagnosi delle malattie coronariche, ma la sua efficacia può risultare compromessa nei pazienti con frequenza cardiaca elevata (≥80 bpm), in quanto il movimento cardiaco e la variabilità del ritmo possono generare artefatti che riducono la qualità delle immagini. Questi pazienti, spesso ricoverati in pronto soccorso per dolore toracico acuto e sospetto di sindrome coronarica acuta, presentano un quadro clinico in cui una diagnosi rapida e accurata è essenziale.

Tradizionalmente, l’elevata frequenza cardiaca ha rappresentato un limite all’esecuzione della CCTA, a causa degli artefatti da movimento che ne compromettevano l'accuratezza diagnostica. Tuttavia, grazie ai progressi tecnologici, come l'introduzione della modalità 1-Beat Cardiac su Revolution CT/Apex, è ora possibile ottenere immagini di alta qualità anche in pazienti con una frequenza cardiaca superiore agli 80 bpm, senza compromettere la sicurezza del paziente o esporlo a dosi eccessive di radiazioni.

I risultati promettenti dello studio di Andreini et al.

Uno studio condotto da Andreini et al. ha valutato la performance diagnostica della Unlimited 1-Beat CCTA in un gruppo di 202 pazienti, di cui 100 con una frequenza cardiaca ≥80 bpm (età media: 64 anni; BMI medio: 27.4 kg/m²; frequenza cardiaca media: 93 bpm) e 102 con una frequenza ≤65 bpm (età media: 68 anni; BMI medio: 26.4 kg/m²; frequenza cardiaca media: 57 bpm). L’obiettivo dello studio era confrontare la qualità delle immagini e l’accuratezza diagnostica tra i due gruppi, valutando la capacità della tecnologia di rilevare stenosi coronariche superiori al 50%.

I risultati hanno mostrato che, nonostante la frequenza cardiaca più elevata, la qualità delle immagini nel gruppo con frequenza cardiaca ≥80 bpm non era significativamente diversa rispetto a quella del gruppo con frequenza cardiaca inferiore (HR ≤65 bpm). In entrambi i gruppi, la qualità è stata valutata come alta, con punteggi medi di 3.35 e 3.39 su una scala Likert a 4 punti, e la percentuale di interpretabilità dei segmenti coronarici è stata quasi identica (97.3% nel gruppo con frequenza cardiaca alta e 98% nel gruppo con frequenza cardiaca bassa).

La CCTA ha inoltre dimostrato di essere altrettanto precisa nel rilevare una stenosi superiore al 50%, sia nei pazienti con frequenza cardiaca alta che in quelli con frequenza bassa. I valori di sensibilità, specificità e accuratezza erano molto simili in entrambi i gruppi, a conferma che la tecnica 1-beat Cardiac permette di mantenere un’elevata accuratezza diagnostica indipendentemente dalla frequenza cardiaca.

Un ulteriore vantaggio della modalità 1-Beat Cardiac risiede nella riduzione significativa della dose di radiazioni. Studi precedenti avevano dimostrato che è possibile ottenere una buona qualità dell’immagine utilizzando sistemi TC a doppia sorgente con 128 strati, ma ciò comportava un’esposizione alle radiazioni relativamente elevata (dose media superiore a 20 mSv). Al contrario, lo studio di Andreini et al. ha evidenziato che l'uso della tecnica Unlimited 1-Beat Cardiac su Revolution CT/Apex ha permesso di ridurre significativamente la dose, mantenendola a una media di 2.9 mSv nei pazienti con frequenza cardiaca alta, rispetto agli 1.1 mSv nel gruppo con frequenza cardiaca bassa. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla capacità di acquisire i dati in una finestra temporale di 500 ms, corrispondente alla fase tra la fine della sistole e la fine della diastole, in un unico ciclo cardiaco.

I sistemi Revolution CT e Revolution CT ES possono essere aggiornati, in sito e in tempi rapidi, alla piattaforma Revolution Apex con possibilità di incrementare la velocità di rotazione e il carico elettrico a bassi kV, grazie al nuovo tubo radiogeno Quantix 160. L’aggiornamento può inoltre includere gli algoritmi di ricostruzione TrueFidelity basati su intelligenza artificiale per migliorare la qualità immagine diminuendo la dose radiante, sia su scansione in singola che in Dual Energy / Spectral.