Le cartelle cliniche elettroniche (EHRs) hanno fatto significativi passi avanti nell'archiviazione e nella gestione dei dati strutturati, come le informazioni demografiche, i risultati di laboratorio e la documentazione relativa alla somministrazione di farmaci. Tuttavia, le sfide principali sono rappresentate dalla gestione dei dati non strutturati, ad esempio le note cliniche a testo libero, i documenti scansionati e altre tipologie di informazione descrittiva. Un operatore sanitario potrebbe avere difficoltà a recuperare e visionare un esame di imaging, o potrebbe dover accedere a un altro sistema per visualizzare i dati.
Alcune delle lacune o limitazioni nella memorizzazione dei dati non strutturati nelle cartelle cliniche elettroniche includono:
- Standardizzazione: spesso i dati non strutturati presenti nelle cartelle cliniche elettroniche hanno formati differenti, il che complica l'estrazione.
- Ricercabilità: i dati non strutturati conservati nelle cartelle cliniche elettroniche potrebbero non essere facilmente consultabili o individuabili. Questo accade perchè molti sistemi tradizionali si concentrano principalmente su campi di dati strutturati, limitando la possibilità di recuperare in modo efficace l’informazione specifica da fonti non strutturate.
- Interoperabilità: le cartelle cliniche elettroniche di fornitori differenti possono avere approcci diversi alla gestione dei dati non strutturati, e questo può essere di ostacolo all’interoperabilità rendendo difficile lo scambio di dati. Senza una standardizzazione adeguata diventa impegnativo integrare le informazioni provenienti da fonti diverse. Anche quando l'interoperabilità è pienamente soddisfatta, le differenze negli ID paziente tra i sistemi possono causare la perdita di informazioni importanti o, peggio ancora, un'errata attribuzione dei dati del paziente.
- Capacità di archiviazione: i dati non strutturati, come le note cliniche o i documenti scansionati, possono richiedere una maggiore capacità di memoria o un supporto speciale per l’archiviazione. Le cartelle cliniche elettroniche possono avere delle limitazioni nel trattamento e nella gestione di un numero considerevole di dati non strutturati, e questo può portare a problemi di prestazione e all’aumento dei costi.
- Problemi di privacy e sicurezza: le cartelle cliniche elettroniche devono garantire solide misure di privacy e sicurezza durante l'archiviazione e la condivisione dei dati. Un accesso non autorizzato o violazioni possono avere gravi conseguenze, evidenziando l’importanza di efficaci misure di sicurezza. I dati non strutturati possono contenere informazioni sensibili, per questo motivo hanno spesso bisogno di un sistema di controllo e sicurezza dedicato.
Risolvere queste sfide permetterebbe agli operatori sanitari di lavorare con cartelle cliniche complete e che siano di supporto nel processo decisionale clinico.
Una tecnologia che può aiutare a colmare il gap odierno è il VNA, Vendor Neutral Archive. Quando integrato adeguatamente, può contribuire a migliorare la capacità delle cartelle cliniche elettroniche di gestire e accedere ai dati non strutturati, in particolare quelli relativi agli esami diagnostici. Il VNA è una soluzione tecnologica che funge da archivio centrale per le immagini mediche e i dati correlati, indipendentemente dalla modalità di imaging o dai formati specifici del fornitore.
Figura 1 – Un archivio aziendale interagisce con le cartelle cliniche elettroniche così come con le fonti di dati come scanner, sistemi di reportistica e similari per raccogliere e archiviare contenuti non strutturati relativi al paziente come DICOM, PDF, immagini a luce bianca, filmati, etc.
Vediamo come il VNA può essere di aiuto nella gestione dei dati non strutturati:
- Archiviazione e consolidamento: un VNA può archiviare e gestire una grande quantità di dati non strutturati, compresi esami di imaging come i raggi X, le risonanze magnetiche, le scansioni TC e gli ultrasuoni. Fornisce uno spazio centralizzato per l'archiviazione di questi file immagine e dei relativi metadata, semplificandone il recupero quando necessario.
- Standardizzazione del formato: i sistemi VNA supportano generalmente diversi formati immagine e possono convertire formati proprietari in formati standard come DICOM (Digital Imaging and Communications in Medicine). Con la standardizzazione dei formati immagine, il VNA consente una perfetta integrazione e interoperabilità con i differenti sistemi di cartelle cliniche elettroniche, permettendo agli operatori sanitari di visualizzare gli esami di imaging all'interno della loro interfaccia preferita.
- Gestione del ciclo di vita delle immagini: i VNA supportano l’intero ciclo di vita delle immagini mediche, compresa l'acquisizione, la memorizzazione, la distribuzione e l'archiviazione a lungo termine. Possono gestire i metadati associati a ogni immagine, come dati demografici dei pazienti, dettagli dello studio e informazioni sulle modalità di imaging. Questa gestione completa dei dati di imaging ne assicura l’integrità, l’accessibilità e la conservazione a lungo termine.
- Interoperabilità e integrazione: un VNA agisce come un ponte fra più sistemi di imaging e le cartelle cliniche elettroniche. Può integrarsi con numerosi sistemi di comunicazione e archiviazione immagini (PACS) utilizzati nelle strutture sanitarie e fornire un accesso continuo alle immagini. Questa integrazione permette ai medici di visualizzare esami di imaging direttamente sulle cartelle cliniche elettroniche dei pazienti, migliorando la completezza delle informazioni sanitarie.
- Scalabilità e prestazioni: il VNA è progettato per gestire in modo efficiente un volume importante di dati di imaging. Fornisce scalabilità per soddisfare le esigenze crescenti di archiviazione e può supportare il tagging e il recupero delle immagini con ottime prestazioni. Questo assicura agli operatori sanitari un accesso rapido e senza problemi agli esami di imaging dei pazienti, anche in ambienti molto esigenti.
- Conservazione dei dati e ripristino di emergenza: il VNA dà priorità alle funzionalità di conservazione dei dati e ripristino di emergenza. Impiega meccanismi di archiviazione e backup ridondanti per garantire la disponibilità e l'integrità dei dati. Nei casi di problemi nell’hardware, disastri naturali o interruzioni del sistema, il VNA può ripristinare i dati e consentire un accesso ininterrotto agli esami diagnostici, riducendo al minimo i tempi di inattività e il rischio di perdita dei dati stessi.
Utilizzando un VNA insieme alle cartelle cliniche elettroniche, le strutture sanitarie possono migliorare l'archiviazione, la gestione e l’accesso a dati non strutturati come gli esami di imaging dei pazienti. Questa integrazione consente di ottenere una visione più esaustiva delle informazioni sanitarie del paziente, è di aiuto per le decisioni cliniche e ottimizza il flusso di lavoro per gli operatori sanitari.
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