Curare il cancro con nuovi strumenti

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Curare il cancro con nuovi strumenti e tecnologie

I dipartimenti di oncologia hanno bisogno di trasformare i loro approcci per far fronte alle sfide odierne adottando soluzioni e strategie innovative per ottenere risultati migliori in tempi più rapidi.

Le sfide per l'assistenza oncologica

Sono principalmente quattro gli ostacoli che i dipartimenti di oncologia sono chiamati ad affrontare.

1. Offrire la cura giusta al paziente giusto al momento giusto

La maggior parte delle terapie hanno come punto di riferimento il paziente medio. L’assistenza sanitaria di precisione cambia le regole del gioco poiché offre un ciclo di trattamento personalizzato basato sui dati genetici, sull'anamnesi sanitaria personale e familiare e sulle scelte di vita del singolo paziente. Naturalmente, è in corso un ampio dibattito su come sfruttare al meglio questi dati, il che significa che l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale saranno chiamati a svolgere un ruolo sempre più importante nella gestione dell’assistenza. Uno studio recente stima che in futuro il 15% dell'orario di lavoro attuale sarà sostituito dall’automazione, il che, per fortuna, consentirà al personale clinico di dedicare più tempo alla cura diretta dei pazienti. Pertanto, è fondamentale che i dipartimenti di oncologia rimangano al passo con le tecnologie emergenti per mantenersi efficaci e competitivi.

2. Semplificare lo scambio di informazioni tra vari specialisti

Quando ai pazienti viene diagnosticato un cancro, sono costretti ad apprendere un nuovo vocabolario che include i nomi di vari specialisti, ad esempio l’oncologo, che supervisiona l’assistenza generale del paziente, il radioterapista, che somministra la radioterapia, o l'oncologo chirurgico, che esegue biopsie e rimuove tumori e altro tessuto canceroso. Come se ciò non fosse già abbastanza complicato, sul paziente ricade spesso l’onere di facilitare la comunicazione tra tutti questi specialisti. In questo scenario, i migliori dipartimenti di oncologia saranno quelli che contribuiranno a facilitare questo scambio di informazioni. Le strategie che possono aiutare a sincronizzare e semplificare l'accesso ai dati e a migliorare la comunicazioni tra i team di assistenza includono un sistema radiologico cloud-native, che faciliti la visualizzazione dei dati da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, un archivio vendor neutral, che protegga l'archiviazione dei dati clinici su larga scala, la visualizzazione avanzata, che aumenti la produttività in radiologia e app cliniche potenziate dall'intelligenza artificiale e dall'analisi avanzata.

3. Selezionare la terapia ottimale tra le numerose opzioni disponibili

C'è una buona notizia: gli oncologi hanno oggi a disposizione una gamma di opzioni terapeutiche più ampia che mai. Una di queste è la teranostica, che combina agenti diagnostici e terapeutici, eliminando le procedure multifase, riducendo i ritardi nel trattamento e migliorando la cura del paziente. L'uso della teranostica offre vantaggi che includono diagnosi accurate,[i] la somministrazione di farmaci specifici per il tumore e ridotti effetti letali sui tessuti normali. Alcuni degli strumenti che contribuiscono a migliorare la teranostica sono la PET TC e la SPECT TC. La PET TC è pensata per cure personalizzate. L'alta risoluzione e l'eccezionale sensibilità consentono di rilevare piccole lesioni e gli strumenti quantitativi consentono di monitorare con maggiore precisione la terapia. La SPECT TC combina due diverse scansioni diagnostiche in una per una visione più completa della regione corporea studiata. In breve, ciò che i professionisti della teranostica saranno in grado di fornire è una cura del cancro veramente mirata e personalizzata. 

4. Abilitazione dell'interoperabilità

L'eterogeneità di sistemi di dati e interfacce, unita a un volume esponenziale di informazioni, rappresenta il maggiore ostacolo alla fornitura di cure oncologiche coordinate. Il 40% dei principali sistemi sanitari considera l’assistenza oncologica e il coordinamento dei fornitori le sfide più importanti. Il coordinamento delle cure è una sfida di lunga data in oncologia. Come ha affermato un dirigente: “L’oncologia è lo sport di squadra per eccellenza, coinvolge molte persone tra fornitori, medici e personale di supporto spesso distribuite in varie località”. La tecnologia in grado di risolvere il problema dell'interoperabilità e trasformare i dati in informazioni fruibili che incidano in modo significativo sui risultati dei pazienti fa la differenza. 

Le soluzioni

Esaminiamo ora alcuni dei progressi specifici che stanno provando a rispondere a questi ostacoli contribuendo a migliorare i tempi di diagnosi e trattamento, nonché i risultati, con soluzioni innovative.

Tumore al seno

La diagnosi precoce del cancro al seno potrebbe ridurre significativamente i tassi di mortalità nel lungo termine. Identificare le cellule tumorali in stadio iniziale aumenta le possibilità di una migliore prognosi.[ii] Per questo GE HealthCare ha introdotto il modello One-Stop Clinic™ per la cura del seno, che prevede che le pazienti sottoposte a mammografia di screening che presentano lesioni sospette vengano indirizzate a test e procedure diagnostiche di approfondimento nella stessa giornata.

L’obiettivo della One-Stop Clinic™ è ridurre a poche ore i tempi per la formulazione di una diagnosi e la definizione di un piano di trattamento.

Presso il centro di St. Luke, il 40% delle pazienti ha ricevuto risultati in 36 ore o meno e il 60% ha ricevuto risultati in 48 ore o meno.

Tumore al polmone

Il cancro al polmone è il terzo tumore più diagnosticato e la principale causa di decessi correlati al cancro in tutto il mondo. Questo alto tasso di mortalità è dovuto al fatto che alla maggior parte dei pazienti non viene diagnosticata la malattia finché non si trovano in uno stadio avanzato, il che non consente loro di rispondere al trattamento convenzionale. Uno studio mostra che il tempo medio dallo sviluppo dei sintomi all’inizio del trattamento è stato di 138 giorni,[iii] con i pazienti che aspettano in media tre settimane per vedere un medico dopo l’insorgere dei sintomi e altre tre settimane per iniziare il follow-up con gli specialisti . Lo stesso studio ha dimostrato che su una popolazione di 73 pazienti con nuova diagnosi della malattia, il 70% si presentava allo stadio IV.

GE HealthCare e Optellum, un'azienda con sede nel Regno Unito specializzata in soluzioni per la salute polmonare, hanno collaborato per consentire una diagnosi precoce e accurata del cancro ai polmoni attraverso l'intelligenza artificiale. Diagnosticare con precisione il cancro del polmone in modo tempestivo non è semplice, inoltre la maggior parte dei noduli polmonari rilevati incidentalmente presenta un rischio di cancro poco indicativo, compreso tra il 5 e il 65%. Ciò rende la diagnosi e la gestione di queste lesioni incredibilmente impegnative. La Virtual Nodule Clinic di Optellum è l'unica soluzione per il punteggio del cancro del polmone approvata dalla Food and Drug Administration ed è stato dimostrato che migliora l'accuratezza dell'AUC nelle valutazioni della malignità effettuate da pneumologi e radiologi sia nei pazienti ad alto che a basso rischio.[iv]

Optellum Virtual Nodule Clinic inoltre ottimizza e supporta la capacità di applicare soluzioni sanitarie di precisione dato che consente ai medici di rivedere le informazioni rilevanti del paziente in un'unica visualizzazione, monitorare i noduli polmonari longitudinalmente e utilizzare l’IA per determinare con sicurezza la potenziale malignità prima della biopsia. Ciò contribuisce a diminuire l’incidenza di interventi chirurgici non necessari e a migliorare il targeting, riducendo i risultati falsi positivi e consentendo un processo decisionale clinico ottimale per ciascun paziente.

Cancro alla prostata

La maggior parte degli uomini con diagnosi di cancro alla prostata non muore a causa di esso.

Cosa sta aiutando i numeri ad andare nella giusta direzione? Strumenti migliori e diagnosi più rapide e precise, grazie per esempio all'uso di tecnologie come PROView per risonanza magnetica di GE HealthCare, un flusso di lavoro semplice e guidato che comprende il calcolo del volume della prostata, la densità del PSA, la mappatura e la misurazione delle lesioni, che utilizza la valutazione PI-RADS™ v2.1 per aiutare a standardizzare la valutazione RM del cancro alla prostata. A contribuire al miglioramento dei risultati sono anche gli scanner PET/TC di GE HealthCare con elevata sensibilità, correzione del movimento e capacità di quantificazione, utili per l'imaging del cancro alla prostata, dove è possibile sviluppare algoritmi di ricostruzione ottimizzati in base al quadro clinico del paziente. E anche AIR™ Recon DL, una ricostruzione pionieristica basata sul deep learning che sfida lo storico compromesso della Risonanza Magnetica fornendo un SNR più elevato e immagini più nitide, con tempi di scansione più brevi.

Insieme siamo più forti

Proprio come è necessaria una comunità per crescere un bambino, ci vuole un team per curare un malato di cancro.

"La cura del cancro può essere migliorata solo se le persone coinvolte lavorano insieme", afferma Jan Makela, Presidente e CEO Imaging presso GE HealthCare.

Ecco perché abbiamo stretto una serie di partnership (oltre a Optellum, abbiamo collaborato con Elekta, SOPHiA GENETICS, RaySearch, Vanderbilt University Medical Center, Spectronic e Mirada, solo per citarne alcuni) per garantire che i pazienti vengano destinati le cure e i medici giusti.

Anche se molto è cambiato da quando GE HealthCare ha avviato la sua attività 130 anni fa, una cosa è rimasta costante: la nostra attenzione all'innovazione, ai nostri clienti e ai loro pazienti.

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