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Elettrodo fetale a spirale: essenziale nei momenti che contano

Introdotto alla fine degli anni '60, l’elettrodo fetale a spirale (Fetal Spiral Electrode, FSE) è una forma di monitoraggio fetale interno utilizzato durante il travaglio e il parto che in genere si rende necessario solo quando il monitoraggio fetale esterno si rivela inadeguato. Di solito è sufficiente monitorare i battiti fetali con un dispositivo esterno ma in alcuni casi, l'FSE può rivelarsi uno strumento prezioso.

Questo dispositivo si attacca direttamente al feto tramite un elettrodo che viene inserito attraverso l'apertura della vagina e della cervice materne. Guidato da un catetere e collegato a un filo a spirale, l'elettrodo si attacca allo scalpo fetale per consentire una lettura più precisa della frequenza cardiaca. A causa della sua natura invasiva, questo metodo è spesso considerato "l'ultima risorsa" per ottenere dati critici sul benessere del feto.

Esploriamola nel dattaglio.

Quando utilizzare un FSE

L'uso di un FSE può essere indicato quando il monitoraggio esterno non è in grado di fornire un tracciato continuo adeguato della frequenza cardiaca fetale, cosa che può verificarsi nei seguenti casi:

  • Quando l'obesità materna è un fattore
  • Quando la posizione materna deve essere cambiata frequentemente e rapidamente
  • Quando è necessario distinguere il tracciato fetale dal battito cardiaco materno
  • In caso di decelerazioni nel tracciato del battito fetale

In queste situazioni, un FSE può valutare efficacemente il battito cardiaco fetale e le sue variazioni, anche durante le contrazioni uterine, e fornire al personale addetto al travaglio e al parto una visione affidabile delle condizioni del feto. In effetti, un FSE rileva i segnali elettrici battito-battito effettivi del cuore fetale, mentre il monitoraggio esterno utilizza un "algoritmo di media" per attenuare i segnali generati dal Doppler1

Un'altra caratteristica dell’FSE che lo distingue dal Doppler esterno, è che non richiede riposizionamenti; al contrario il monitoraggio esterno può necessitare di continui interventi da parte del personale per poter avere un tracciato continuo su alcune pazienti. Questa caratteristica ha portato a un maggiore utilizzo dell’FSE durante la pandemia di COVID-19, questo perché aiuta infermieri addetti al travaglio e al parto a gestire più pazienti contemporaneamente riducendo l'esposizione personale-paziente.

Detto questo, ci sono buone ragioni che suggeriscono di non far ricorso a questi dispositivi nella routine. Dato che un FSE perfora la pelle del feto, c’è la possibilità di diffondere malattie trasmesse per via ematica. Pertanto, questo accessorio clinico dovrebbe essere evitato in presenza di HIV materno, herpes, epatite B o C, o altre malattie che possono essere trasmesse per via ematica dal genitore al feto. Il sanguinamento può verificarsi anche nel sito di posizionamento, rendendo impossibile l'uso dell’FSE per il monitoraggio fetale in caso di disturbo della coagulazione neonatale noto o sospetto. Anche sospetta vasa o placenta previa è una controindicazione.

Possibili complicanze legate all’utilizzo dell’FSE

L'assistenza sanitaria per il travaglio e il parto verifica quali dispositivi medici e accessori sono appropriati per ogni parto. A causa dei rischi e delle complicazioni segnalati, rari ma abbastanza seri, un FSE in genere non è il primo strumento utilizzato.

Una revisione del 2016 pubblicata sul British Journal of Obstetrics and Gynecology ha esaminato 37.492 nascite dove si è fatto ricorso a un FSE.² Gli autori hanno scoperto che l'uso del dispositivo era associato a un piccolo aumento del rischio di lesioni allo scalpo del feto, cefaloematoma e sepsi neonatale. Tuttavia, questi tassi erano simili o inferiori a quelli osservati con il parto vaginale operativo, con l'1,2% dei bambini che presentavano un'ulcera al cuoio capelluto. Gli autori hanno concluso che l'aumento del rischio di sepsi osservato nello studio era probabilmente dovuto alla natura ad alto rischio dei pazienti che ricevevano un FSE rispetto al gruppo di controllo.

Uno studio del 2012 pubblicato sul Journal of Obstetrics and Gynecology Canada, cha ha preso in considerazione questi fattori, ha concluso che l’FSE non era associata in modo indipendente a un aumento del rischio di sepsi neonatale.³ Più recentemente, uno studio del 2021 pubblicato sull'American Journal of Obstetrics & Gynecology sull'uso dell’FSE nelle pazienti obese ha concluso che la presenza di FSE non aumenta neanche il rischio di infezione del paziente .

Come scegliere l’opzione migliore

Sono stati segnalati rischi più gravi per il feto, tra cui lacerazione palpebrale, ascessi e persino osteomielite. Tuttavia, molti dei suddetti rischi e complicazioni possono essere evitati o ridotti al minimo mediante un uso giudizioso dell’FSE per il monitoraggio fetale, un addestramento adeguato e una buona tecnica durante il posizionamento. Prima di posizionare l'FSE, bisognerebbe assicurarsi che:

  • Le membrane siano già rotte
  • La parte fetale sia identificata e impegnata
  • La paziente abbia una dilatazione di almeno 2–3 cm
  • Il posizionamento eviti il viso oi genitali

Inoltre, se il personale addetto al travaglio e al parto si trova a dover utilizzare questo accessorio, dovrebbe scegliere l'opzione della massima qualità. Con gli accessori per il travaglio e il parto di GE Healthcare⁵, il personale sanitario può fare affidamento su trasduttori ed elettrodi a spirale fetali efficaci ed efficienti. Questi accessori critici per il travaglio e il parto sono compatibili con i sistemi di monitoraggio materno e fetale CorometricsTM di GE Healthcare⁶ e forniscono una visione unica della frequenza cardiaca fetale e dell'attività uterina. Potete connettere questi accessori con le serie CorometricsTM 170⁷  o CorometricsTM 250cx⁸, e nello specifico ai seguenti modelli: il Coro 174, un sistema di monitoraggio fetale, e il 259cx, un sistema di monitoraggio materno/fetale completamente attrezzato.

Sebbene il passaggio a un elettrodo a spirale fetale possa non essere la soluzione ideale, l'utilizzo di un prodotto di qualità con i pazienti giusti si è dimostrato un'opzione affidabile per il monitoraggio fetale quando altre opzioni hanno fallito.

 

 

 

 

Bibliografia

1. https://journals.lww.com/greenjournal/Abstract/2008/09000/The_2008_National_Institute_of_Child_Health_and.23.aspx

2. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26643181/

3. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22260760/

4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33451595/

5. https://www.gehealthcare.it/products/perinatal-care/labor-and-delivery

6. https://www.gehealthcare.it/products/perinatal-care/foetal-and-maternal-monitoring

7. https://www.gehealthcare.it/products/perinatal-care/foetal-and-maternal-monitoring/corometrics-170-series-foetal-monitor

8. https://www.gehealthcare.it/products/perinatal-care/foetal-and-maternal-monitoring/corometrics-250cx-series-maternal-and-foetal-monitor