La termoregolazione nei neonati è un fattore fondamentale per la loro salute, ma mantenere la temperatura corporea costante può essere una sfida - specialmente al momento della nascita o durante le operazioni di trasporto. Un neonato pretermine ha molti bisogni urgenti. Spesso l'assistenza medica per questi bambini avviene in una stanza separata. Con così tanti dettagli da affrontare prima, durante e dopo il trasporto, non sorprende che alcuni bambini arrivino in terapia intensiva neonatale (UTIN) con ipotermia da lieve a grave.
Tenere traccia dei meccanismi chiave della dispersione di calore nei neonati, nonché dei principali metodi per contenerla, può aiutare i medici a mantenere un ambiente in cui i bambini più vulnerabili possano crescere sani.
Termoregolazione nei neonati: le sfide
Vi sono diversi fattori ambientali che possono portare all’ipotermia infantile, non ultimo la transizione dal caldo spazio intrauterino materno a una stanza fredda. Questo passaggio pone i neonati al rischio di dispersione di calore che può essere di quattro tipi:
- Evaporativa. Un neonato bagnato accusa una dispersione di calore rapida per evaporazione se non viene collocato in un ambiente appropriato. La perdita d’acqua transepidermica in una stanza priva di umidità può essere significativa e portare rapidamente all’iportermia.
- Radiante. Il calore può disperdersi verso gli oggetti in prossimità del bambino, comprese le pareti della stanza.
- Convettiva. La circolazione dell’aria nella stanza può portare ad una perdita di calore poiché l’aria più fresca si muove sul corpo del neonato portandosi via il calore.
- Conduttiva. Un bambino adagiato su una superficie fredda perderà calore a causa del processo di conduzione.
Tutte le tipologie appena descritte rappresentano un rischio rilevante per il benessere del neonato. Sfortunatamente, la perdita di calore non è un evento sporadico. Secondo il Vermont Oxford Network, circa il 40% dei bambini nati con un peso inferiore a 1.500 g (conosciuto come Very Low Birth Weight, o VLBW) presentano problemi di ipotermia all’ammissione.1
Da quanto emerso da un importante studio multicentrico pubblicato su Pediatrics, nei bambini VLBW, ogni grado sotto la temperatura target di 36°C può aumentare il rischio di mortalità del 28%, con un aumento contestuale del rischio di sepsi a insorgenza tardiva dell’11%,.2
Soluzioni per la sala parto e non solo
Vi sono soluzioni per mitigare ogni rischio di dispersione di calore. Aumentare la temperatura della sala parto a 26°C (la temperatura ideale per i neonati, così come raccomandato dal Programma di Rianimazione Neonatale) aiuta per esempio a diminuire la perdita del calore radiante.
Invece di asciugare i neonati prematuri dopo il parto, il personale sanitario dovrebbe collocare i piccoli nati con meno di 32 settimane in sacchi di polietilene per sfruttare l’umidità che si crea e ridurre la perdita di calore convettivo. Per i neonati prematuri sono consigliati anche materassi a riscaldamento chimico, insieme all’utilizzo di lettini e coperte preriscaldati.
In un mondo ideale, tutte queste precauzioni dovrebbero essere sempre osservate. Ma quando il parto avviene con poco preavviso, o quando i livelli dello stress sono molto elevati, è facile perdere il controllo. Il risultato, sfortunatamente, è un rischio aumentato di ipotermia.
La raccolta dei dati è altresì un modo fondamentale per comprendere e mitigare i problemi che si incontrano nella cura dei neonati. È fondamentale che il personale misuri la temperatura del neonato lungo l’intero iter di cura - sia dopo il parto che durante le fasi di trasporto.
Incubatrici migliori per risultati migliori
Al fine di ottenere risultati migliori nella termoregolazione, i neonati dovrebbero essere trasportati in lettini capaci di ripararli dalle quattro diverse modalità di dispersione del calore. Idealmente, questo obiettivo può essere raggiunto con l’approccio “un bambino, un letto”, che prevede che il neonato venga curato e trasportato nello stesso letto. Questo riduce al minimo il rischio di perdita del calore dovuto al trasferimento da un letto ad un altro.
La Giraffe™ Omnibed™ Carestation di GE HealthCare, ad esempio, fornisce umidità e aria calda riducendo la perdita del calore per evaporazione e convezione. L'alloggiamento a doppia parete di questa incubatrice con flusso d'aria aiuta a prevenire la perdita di calore radiante, mentre il letto riscaldato aiuta a ridurre la perdita di calore conduttivo.
Non è consigliabile per il benessere del bambino aprire il tettuccio di un letto ibrido per l’attività di routine: può causare variazioni repentine di temperatura e di umidità che può mettere a rischio la stabilità termica del bambino. Questo è particolarmente vero per piccoli con meno di 29 settimane. Il tettuccio di un letto ibrido andrebbe sollevato solo nelle situazioni in cui i rischi di una instabilità termica dovuti a uno sbalzo della temperatura siano compensati dai benefici dell’apertura dell’incubatrice, per esempio nel caso sia necessaria una procedura complessa.
Uno studio che ha analizzato l’utilizzo della Giraffe OmniBed Carestation ha rilevato che nelle prime 24 ore di vita dei piccoli nati con una età media di gestazione di 29 settimane e con peso di 1.505 g il letto veniva aperto mediamente 2,85 volte al giorno per 12 minuti ogni volta. Durante questi periodi, non sono state riscontrate variazioni nella temperatura cutanea media, nella frequenza cardiaca e respiratoria, nella pressione sanguigna o nei valori della saturazione di ossigeno. Questo sia che il lettino fosse in modalità open (riscaldatore radiante) o in modalità closed (incubatrice) e durante i passaggi da una fase ad un’altra.
La Giraffe OmniBed Carestation è compatibile anche con il Giraffe Shuttle di GE HealthCare, un altro strumento fondamentale per affrontare i problemi di termoregolazione nei neonati pretermine. Un altro studio pubblicato su Pediatrics, riguardo i bambini VLBW con peso inferiore ai 1.000 g, ha evidenziato che tale combinazione migliora la temperatura di ammissione di 0,49°C rispetto alle incubatrici da trasporto tradizionale.3
La termoregolazione nei neonati è fondamentale per la loro salute. Occorre che il personale medico abbia a disposizione gli strumenti adeguati per gestire al meglio i rischi. Ogni dettaglio conta – e la formula “un bambino, un letto” permette di mantenere i neonati al caldo durante la loro intera degenza.
Riferimenti:
- Vermont Oxford Network. Despite decreases, nearly 4 in 10 infants are cold when admitted to the NICU. https://public.vtoxford.org/nicu-by-the-numbers/despite-decreases-nearly-4-in-10-infants-are-cold-when-admitted-to-the-nicu/. Accessed October 19, 2022.
- Laptook AR, Salhab W, Bhaskar B, et al. Admission temperature of low birth weight infants: predictors and associated morbidities." Pediatrics. 2007;119(3):e643-e649. doi:10.1542/peds.2006-0943
- Kim SM, Lee EY, Chen J, et al. Improved care and growth outcomes by using hybrid humidified incubators in very preterm infants. Pediatrics. 2010;125(1):137-145. doi:10.1542/peds.2008-2997
